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    Scusa ma ti chiamo cogli**e

    By matteo | January 24, 2008

    La rabbia non c’ha niente a che vedere con la politica, chiaro che è tutto legittimo quanto successo in questi giorni/ore, però – appunto – fa rabbia. Una scartina della vecchia DC mette su un partitello e fa il brutto ed il cattivo tempo proprio quando si poteva iniziare a crederci (che sarebbe durato qualche altro mese). E il tutto per la mera sopravvivenza politica e per dei macroscopici problemi personali, poi. Non siam adusi a parlar di grandi valori, di ideali, di bene comune qua, piuttosto di chiappe e puttanate, però la rabbia monta. Allora verrebbe da appellarsi ad una giustizia superiore che facesse evaporare del tutto l’Udeur, che mettesse veramente nel gabbio Mastella e congiunti, che ridesse una dignità a tutti nell’agone per la polis. Ma si sa che anche nei sogni non si può credere all’impossibile. E la rabbia s’impenna, pare Valentino nel giro di gala alla fine di un granpremio.

    Un bel regalo, ecco cosa ci vorrebbe. Basterebbe uno sbarramentino al 3% però, sarebbe proprio una bella cosa, almeno al 2% va, per accontentarsi, ma ci vorrebbe un accordo per una nuova legge elettorale, un nuovo governo (tecnico, istituzionale, supercazzola): una soluzione comune per gestire il momento, insomma. Anche una migliore gestione della rabbia, già che ci siamo. Pensare che davano per non affidabili i piccoletti della sinistra radicale (che han rotto parecchio le pere, eh) invece s’è voluto ergere a Giuda/Pilato il pacioccoso eroe da Ceppaloni. Già si sente in giro chi ha cominciato ad usarne il cognome in senso spregiativo ed oggi il capo m’ha detto, mentre ero sulla porta e me ne stavo andando a casa senza far straordinari, “Ehi Mastella, almeno domattina arriva puntuale, eh!” al posto del solito coglione. Non sto qua dire come girava la rabbia, batteva pure in testa. M’è venuto da pensare: “ma come dormirà Mastella questa sera, con la responsabilità che s’è preso?“. Poi penso che quelle tempre là son avezze a ben di peggio e la rabbia va fuori controllo.

    Così torno a casa e mi metto d’impegno per far uso proficuo di ‘sta cazzata di blog qua ed adesso sto un poco meglio. Non serve a niente, ma sto meglio. Immagino che dormirete ugualmente tranquilli, tutti; pure io per quello. Magari qualche altro…

    Per la rabbia al prossimo bollettino medico.

    Topics: Marketing | 4 Comments »

    4 Responses to “Scusa ma ti chiamo cogli**e”

    1. laflauta Says:
      January 25th, 2008 at 9:26 am

      Chapeau, messere.

    2. cinzia Says:
      January 25th, 2008 at 9:27 am

      non che mi stia simpatico il ceppalonide però mi sa che qs volta ha fatto da capro espiatorio.

      Invidio la tua rabbia comunque, giusto per spiegare il mio stato d’animo..

    3. caporale Says:
      January 25th, 2008 at 10:42 am

      l’udeur fino a qualche giorno fa sembrava una parodia di partito – hanno anche il giornale; finanziato dallo stato, ovvio – a vederli sputazzare i traditori, e soprattutto dopo, mentire nel modo più spudorato davanti alle telecamere, uno però si rende conto che è proprio gentaglia.

    4. spiritum Says:
      January 25th, 2008 at 12:58 pm

      @Cinzia: capro espiatorio? L’accetto solo perché immagino che lei volesse fosse citato anche il NON-partito di Dini, con relativi improperi.

      @Caporale: guarda anche il Fabris, che viene da un paesotto qua vicino ahimè, e la sua cariera politica è quanto di più blasfemo e immondo ci sia nel voltagabbanismo e nel rimangiarsi il tutto ed il suo contrario: non ci vuole molto a immaginare che tipo di partitazzo sia (che bello il giorno in cui si dirà “fu”).

      @Laflauta: troppo buona.