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    Quadro anatomico della politica italiana

    By matteo | April 6, 2006

    Al fine di rendere più chiara ed intellegibile l’attuale situazione politica lo staff scientifico che sovrintende alla stesura dei qui presenti elaborati ha prodotto il di seguito quadro anatomico del vasto e variegato panorama elettorale.

    elezioni.jpg

    Topics: Marketing | 7 Comments »

    7 Responses to “Quadro anatomico della politica italiana”

    1. Bisax Says:
      April 6th, 2006 at 11:21 am

      Che poi detto da lui suona quasi come un complimento.

    2. riccionascosto Says:
      April 6th, 2006 at 12:13 pm

      Spero almeno che il rapporto numerico venga mantenuto anche all’interno dell’urna.

    3. theo Says:
      April 6th, 2006 at 1:39 pm

      Preciso e chiaro come sempre. 🙂

    4. sancio Says:
      April 11th, 2006 at 4:09 pm

      pari e patta… come è giusto che ad ogni testa di cazzo corrispondano i suoi bei coglioni…

      io sono tra i 500000 che han votato per la solita capo… che ci posso fare … solo quella c’ho in testa… e se mi va bene a volte anche….

      bacibà

    5. supergiovane Says:
      April 12th, 2006 at 11:55 am

      … io sono il testicolo di sinistra però…

    6. Iperione Says:
      April 16th, 2006 at 12:33 pm

      La metafora dell’organo genitale esemplifica efficacemente il livello infimo in cui è precipitata la politica italiana. Mi si obbietterà che questo non è altro che il risultato delle “magnifiche sorti e progressive” di una politica che finalmente parla il linguaggio della gente. Ebbene per parlare il linguaggio della gente non c’era bisogno di far tabula rasa di qualsiasi elementare forma di rispetto. Tale forma comunicativa esplicita e provocatoria può essere si il linguaggio della gente, ma non di tutti e soprattutto non sempre. Perciò la parola “coglioni” non è un punto di partenza ne tantomeno un punto d’arrivo, ma semmai un incidente, un incidente comunicativo in cui si cade spesso al bar o quando si guida.

      Una volta, mi si racconta, che in campo politico ci si esemprimeva parlando di “convergenze parallele”, ossimoro denso di significati e che imponeva un minimo ma fruttuoso sforzo esegetico. Oggi ci si esprime con “coglioni”, “ce l’ho duro”, “froci”… Il guaio è che oltre sdoganare politicamente certe forme espressive si sdogana anche il cinismo. Rifiutare il cinismo è il primo compito che deve assumersi una persona che intende porsi come ambizioso obiettivo il confronto e magari anche l’armonia.

      Ma col cinismo l’odio vive allo stato brado, un pò come le parole in libertà di questa campagna (selvaggia) politica.

    7. Marco Says:
      April 28th, 2006 at 1:46 pm

      Alla fine, almeno, la testa di cazzo fa qualcosa e si diverte..

      Il coglione sarebbe quello che sta dietro e lavora? Naah, una volta forse, ora il compagno ha villa e un bel sacco di soldi in banca!