Tempi oscuri …

un po’ per spirito di goliardia un po’ per dare scandalo, mi diverto a dire

che "Non c’è niente di così serio della quale non si possa

scherzare e niente di così scherzoso che non si debba prendere seriamente"

e poi giù con qualcosa di eccessivo. In questi giorni, in questi tempi

oscuri, non c’ho tutta ‘sta voglia di ridere e mi appoggio a Personalità

confusa che dice ottimamente perché son qui a scrivere stasera

differiscono un pochettino, ma si va avanti. Solo che c’ho una brutta impressione:

ci si sta abituando a tutto e tanto in fretta. Lo dico perché il primo

giorno ho visto tanti visi cupi, musi duri, pochi scherzi. Il secondo giorno

già un’altra aria, e via discorrendo: zapping alla vista del logo,

domani il gran premio, gli anticipi, il palinsesto. Sì, qualcuno scende

nelle piazze, le bandiere ricordano, forse è solo una impressione.

Fatto sta che mi son convinto che, dopo anni di film e telefilm, dopo il Vietman,

il Golfo nel 1991, la Bosnia, l’Afganistan tutto diventa solo un "evento"

(e lo metto tra virgolette per pudore, perché non è non può

e non deve essere, così anche se certi presantatori quasi quasi gli

vien da dirlo) e passa, via come acqua sulla plastica (o sulla roccia?). C’è