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    Non sanno più cosa dire

    By matteo | December 7, 2003

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    Il luogocomunismo è un pantano pericoloso come le sabbie mobili. Nonostante tutto, sprezzante del pericolo, mi sporco le suole per dirvi tutta la mia avversità dinnanzi alla frase "Non sanno più cosa inventare". La prima volta l’ho sentita, mi ricordo come fosse ieri, nel 1972, detta dalla mia cara nonna e riferita, come spesso accade, alla pubblicità. L’ultima volta ieri, in un TG nazionale, in un’intervista al solito passante, un bel giovanotto tirato a lucido. Quella volta era Carosello, oggi qualsivoglia spot non "allineato", ovvero non casa-famigliacheride-prodotto e parallelismi analoghi. L’adagio mi suona come la risposta di getto che l’ottuso appiccica per autoprogettersi ma non posso non sentirla come un terribile stridore di beozia (è un problema mio, assolutamente). Non voglio assolutamente sostenere la pubblicità in quanto tale, mai e poi mai, ma credo che sia utile leggerla e capire dove punta il movimento (che poi se vuoi lo segui, ma lo vuoi tu). Se ne discuteva anche ieri sera in un simposio di saggi, mentre si attenendeva un precoce Babbo Natale foriero di dolciumi e si beveva vino nero dozzinale, ed il più saggio della compagnia disse, lapidario: "Se non guardi gli spot non capisci che ti è vicino".

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