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    Vorrei, non vorrei, ma se poi

    By matteo | December 8, 2003

    culo.jpg

    Solo per oggi un tema sodo (come si desume anche dall’immagine) da dibattere
    in giro per il sentiero. Si parte da una classificazione, operata
    con un cessello a lama larga, dei blog italiani in tre macrocategorie:
    diaristici, variegati, impegnati. Per ora teniamo in considerazione la
    categoria "impegnati" dove l’aggettivo sta a significare che:
    – il tenutario del blog è persona che, vuoi per nome vuoi per meriti
    acquisti sul campo si è guadagnato l’universale fiducia e la classificazione
    di "personcina attendibile e ponderata"
    – il blog presenta per la maggior parte dei post argomenti per l’appunto
    impegnati (dalla politica all’economia, dal cinema alla letteratura,
    dalla tecnologia al giornalismo), quindi non fuffaroli o diaristici e
    che tali argomenti vengon trattati con stile e linguaggio serio.
    Ciò detto alzi la mano chi, di coloro che si autoincasellano nelle
    prime due categorie, non ha mai desiderato, almeno per una volta, di far
    parte della categoria "impegnati"?

    A me capita spessissimo, soprattutto quando leggo, in post di citazione o in
    commenti, la frase "Sono d’accordo, sul tema xxx, con yyy
    perché mi fido di yyy". Sia chiaro che non intendo quelle
    volte che si può sostituire xxx con "quanto
    è grande il culo di Jennifer Lopez
    " e yyy con "Gianluca
    Neri" ma tutte le altre volte che rientrano nella suddetta classificazione
    annessa al concetto di "impegnati". Sin dal primo post ho sognato
    che un giorno qualcuno potesse linkare una mia idea e concludere dicendo la
    tiritera predetta, ho sognato di scrivere, in maniera impegnata, dei massimi
    e dei medi sistemi ed averne in cambio universo riconoscimento di "individuo
    affidabile". Non per vanagloria o sete di riconoscimento sic et simpliciter
    ma per qualcosa di più profondo, per dare un senso alto al mio
    scrivere, per rafforzare l’autostima e per giustificare il denaro speso dai
    miei negli anni dell’istruzione. Partendo quindi dall’analisi iniziale si arriva
    ad evincere che

    Ecco, ho perso il filo: non ci riuscirò mai!

    Topics: Si potrebbe dire outing | Comments Off on Vorrei, non vorrei, ma se poi

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